Nicola Straniero. <span>Foto Fabrizio Sansoni</span>
Nicola Straniero. Foto Fabrizio Sansoni
Vita di città

Il tenore Nicola Straniero di Trinitapoli rappresenta l'Italia in Paraguay

Lo scorso 14 settembre il giovane ha partecipato al Roma Expo 2030

"È importante fissarci degli obiettivi e mai arrendersi nonostante gli ostacoli…non ci sono vie brevi o scorciatoie!", questa una delle affermazione fatta da un prodigio della musica che il paese di Trinitapoli ha l'onore di accogliere: si tratta di Nicola Straniero, giovane tenore, classe 1994.

Tra i tanti successi raggiunti, ne arriva un altro: Nicola ha rappresentato l'Italia musicale in Paraguay per Roma Expo 2030 giovedì 14 settembre presso il Teatro Comunale Ignacio A. Pane come primo solista di diversi brani.

Abbiamo quindi posto al dottor Nicola Straniero alcune domande.

L'inizio di una grande carriera artistica

Come e dove é iniziata la sua carriera musicale?
"Tutto è cominciato quasi 12 anni fa, quando ho intrapreso gli studi presso il conservatorio U. Giordano di Foggia. Da lì, poi, mi sono trasferito al conservatorio Salerno dove mi sono laureato per la triennale concludendo, successivamente, il mio percorso di studi accademico presso il conservatorio di Bologna laureandomi per il biennio - un percorso lungo ma soddisfacente quello di Nicola, che non si è ancora arrestato – ovviamente il percorso accademico è solo un inizio, si studia ogni giorno, anche poco prima di una performance".

Ecco che durante il percorso del conservatorio a Salerno comincia la carriera musicale del giovane tenore: "Ho cominciato a lavorare presso il Teatro Verdi di Salerno come artista del coro per un po' di anni, dopodiché sono stato selezionato per entrare a far parte del coro del Teatro alla Scala dove ho cantato come artista del coro in tre diverse stagioni, partecipando anche a due Prime della Scala".

Ma ecco che da circa un anno, la carriera di Nicola segue altre vie: "Da artista del coro a solista. Ora faccio parte di Fabbrica, uno Young Artist Program del Teatro dell'Opera di Roma, grazie al quale ho la possibilità di debuttare diversi ruoli da solista in opere che vengono rappresentate presso il Teatro e che si trovano nel cartellone della stagione corrente".

Da sogno utopistico a realtà

Quale è stata, in questo percorso, l'esperienza più gratificante?
"Non penso ci sia un'esperienza più gratificante delle altre, certo ci sono state esperienze indimenticabili e altre meno, ma penso che ogni esperienza, positiva o negativa, sia importante e utile per la crescita personale e artistica di una persona, se proprio devo essere specifico, direi che tra le esperienze più gratificanti rientra quella di aver partecipato, grazie al coro del Teatro alla Scala, alle inaugurazioni delle stagioni del 7 dicembre".

Un sogno che si realizza per il prodigioso cantante: "Era come vivere un sogno che avevo sin da piccolo, quando guardavo in TV le Prime della Scala pensando che fosse un traguardo irraggiungibile".

Ma questo non è stato l'unico momento che ha segnato di gioia il cuore e la mente del tenore: "Un'altra esperienza che mi ha reso molto soddisfatto, nell'ambito solistico, è stata quella di debuttare il ruolo di Gastone ne La Traviata presso le Terme di Caracalla, un palco importante dove hanno cantato i più grandi artisti della storia, come i tre tenori: Domingo, Carreras, Pavarotti".

Tanta responsabilità e tanto orgoglio

Cosa ha pensato quando ha scoperto che avrebbe rappresentato l'Italia musicale in Paraguay per Roma Expo 2030?
"In realtà non sapevo a cosa pensare, mi sono ritrovato sull'aereo senza aver avuto il tempo per rendermene conto. Posso dire che ho pensato di essere fortunato e ho sentito un forte senso di responsabilità ma allo stesso tempo è stato anche un grande motivo di orgoglio e onore. È per noi un vanto possedere un patrimonio artistico culturale così ampio e generoso e rappresentarlo all'estero è una grande soddisfazione".

Un esempio di forza e di sacrifici per tutti i giovani di Trinitapoli

La tua esperienza può essere secondo te un esempio per i giovani di Trinitapoli che magari vogliono fare carriera nel tuo stesso settore? Che consiglio ti senti di dare a chi vorrebbe fare il tuo stesso percorso?
"Certo può essere da esempio, soprattutto per giovani come noi che proveniamo da realtà un po' lontane, come nel caso di città piccole, dove purtroppo non ci sono tante possibilità. Ciò che mi sento di dire è che bisogna credere in sé stessi, non accontentarsi mai e avere sempre fame. È importante fissarsi degli obiettivi e mai arrendersi nonostante gli ostacoli che potremmo trovarci davanti perché avendo questo atteggiamento, si potrà fare nella vita ciò che ci piace. È necessario impegnarsi tanto, avere tanta pazienza, studiare molto ed essere disposti a fare diversi sacrifici, perché è solo grazie a tutto ciò che si potrà realizzare ciò che si vuole".
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