Coronavirus, Losapio: "No alla caccia all'untore. Solidarietà ai positivi"
Il primo cittadino invita al buon senso e al rispetto delle regole
giovedì 1 ottobre 2020
17.13
«La situazione dei contagi è sotto controllo e lo sarà a maggior ragione se la popolazione collaborerà con le buone pratiche». Il sindaco, Emanuele Losapio, interviene al termine di una tre giorni che ha visto lievitare a 15 i casi di Covid-19 a Trinitapoli. «Occorre non mollare – ricorda il nuovo primo cittadino – e non avventurarsi in spietate quanto fuorvianti cacce all'untore».
LE 2 ORDINANZE DEL COMMISSARIO | Il rientro dalle vacanze in zone a rischio, la socialità favorita dalle serate più calde, la reazione ad in inverno di lockdown sono tutti fattori che ovunque hanno favorito una nuova ondata di viralità. Durante la sua permanenza, il commissario straordinario Angelo Caccavone aveva firmato ben 2 ordinanze ad hoc, in linea con quanto disposto dal Ministero della Salute, a proposito di regole da rispettare negli spazi aperti e frequentati nelle ore serali.
IL RITORNO DEL VIRUS | Durante l'estate, tuttavia, sono stati registrati alcuni contagi. «Nella maggior parte dei casi – osserva Losapio – si tratta di soggetti asintomatici, cioè cittadini che, pur risultando positivi al tampone, non presentano i sintomi del coronavirus. È chiaro che non sapendo di essere infetti, la diffusione diventa più facile, in presenza di contatti non protetti e comportamenti distanti dalle semplici norme raccomandate dalle autorità sanitarie: rispetto della distanza sociale, uso della mascherina, igienizzazione frequente delle mani, divieto di assembramenti».
VIGILARE SEMPRE | L'Asl al primo allarme ha provveduto a disegnare la mappa dei potenziali contagi, ponendo in isolamento volontario e sottoponendo a tampone i soggetti che erano stati a contatto coi positivi. «I contagi di questi giorni – spiega Losapio, in costante contatto con Asl e Prefettura – appartengono proprio a quei gruppi già individuati ed isolati: insomma, non è gente che fino a ieri andava in giro, infettando gli altri. Dal canto nostro continueremo nei controlli a tappeto».
RISPETTO E SOLIDARIETÀ | «La mia solidarietà va a tutti coloro che in questi mesi si sono ammalati – continua il sindaco – , a quanti hanno sofferto e dovuto affrontare questa spiacevole situazione. Su di loro, sono state puntate dita spesso impietose e lesive della dignità, della privacy e della verità. È il caso del famoso focolaio della festa di compleanno a metà agosto: una ricostruzione rivelatasi infondata. Infatti, il locale all'aperto che aveva ospitato l'evento non è stato chiuso, non ravvisando lì l'epicentro del contagio dal punto di vista sanitario. Eppure le narrazioni sulla festeggiata (che gode di ottima salute) e suoi suoi invitati non hanno risparmiato ricostruzioni fantasiose ed offensive, quanto fuorvianti e false. E l'ingiustificato accanimento continua in modo deprecabile. Allora, ciascuno faccia la sua parte. Con buon senso, rispetto e responsabilità».