Crisi Sia, aumento tari scongiurato per i cittadini

Di Feo: «Solo terrorismo psicologico contro di noi»

venerdì 17 giugno 2016 10.29
A cura di Giuseppe Capacchione
«Torrorismo psicologico per aizzare i cittadini contro gli amministratori». Così si può sintetizzare, secondo il sindaco Francesco Di Feo, la polemica sorta nei giorni scorsi sulla situazione economica in cui versa la Sia, azienda che gestisce la nettzza di 9 comuni del consorzio Foggia4 «Bisogna capire - afferma Di Feo - che stiamo attraversando un periodo di difficoltà economica a livello nazionale e non solo locale. La Sia ha un problema strutturale evidenziato da una società di revisione, la Kbgm, che ha messo in risalto le problematiche finanziarie e di servizio su cui bisognava intervenire. Già a novembre del 2014 ho preteso e sottoscritto con la Sia un contratto dalla durata di 9 anni per dare stabilità al personale e all'attività di servizio. Una scelta che mi ha reso impopolare perché ho dovuto adeguare i costi, ma quando in questi giorni si è parlato di aumento delle tariffe, io ho risposto che Trinitapoli avrebbe resistito perché ha già dato il suo contributo in passato».

Insomma, una crisi aziendale dovuta a dei debiti contratti soprattutto a causa del mancato pagamento delle impose da parte di alcuni comuni del consorzio. «Nell'ultimo incontro avuto con l'azienda Trinitapoli ha dato la disponibilità a rivedere i propri contratti e valutare se corrispondenti ai servizi offerti. Noi come amministratori non potevamo assolutamente accettare l'aumento indiscriminato della tari sulla nostra città. Tutti i comuni col presidente del consorzio hanno mostrato maturità, dando la possibilità di sottoscrivere un contratto con la Sia a tutti gli enti che ancora non l'avevo. Questi contratti, insieme a quelli già firmati di Trinitapoli e San Ferdinando, hanno dato respiro all'azienda. In questi mesi troveremo le risorse per non far ricadere questi costi sui cittadini».