Il pranzo solidale a Trinitapoli: un gesto concreto di vicinanza ai più fragili - FOTO

Il sindaco: «La Caritas c’è, c’è sempre quella porta aperta»

lunedì 29 dicembre 2025 8.58
La Caritas Interparrocchiale di Trinitapoli, insieme alla Fondazione Villaggio del Fanciullo "Cristo Lavoratore", ha promosso e organizzato sabato 27 dicembre 2025 il tradizionale Pranzo solidale di Natale, un appuntamento ormai consolidato nel percorso di prossimità, ascolto e attenzione verso le persone più fragili della comunità.

L'iniziativa si è svolta presso la sede della Fondazione, in via Papa Giovanni XXIII n. 35, e si è inserita nel clima natalizio come segno concreto di accoglienza, condivisione e speranza.

La giornata ha avuto inizio alle ore 11.00 con un momento di accoglienza dei partecipanti e con la concelebrazione eucaristica, presieduta da S.E. Mons. Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, insieme ai sacerdoti della comunità di Trinitapoli. La Santa Messa ha richiamato il significato più profondo del Natale, tempo in cui il messaggio cristiano invita a riscoprire la vicinanza di Dio all'umanità, in particolare a chi vive situazioni di bisogno, solitudine e difficoltà.

Sono state oltre sessanta le persone che hanno partecipato al Pranzo della Carità, offerto dalla Caritas Interparrocchiale e coordinato dal direttore della Caritas Diocesana, diacono Ruggiero Serafini. Presenti il Sindaco di Trinitapoli Francesco di Feo, la Presidente del Consiglio Comunale Loredana Lionetti e l'Amministrazione Comunale.

I volontari e gli operatori delle Caritas parrocchiali hanno preparato e servito il pranzo, composto da primi piatti, salumi, formaggi, insalata, arrosto, pandoro e panettone, in un clima di fraternità e condivisione.

La giornata del pranzo solidale è stata allietata dalla "Cumbagneie di Sbulacchie" (Compagnia degli Sbulacchie), noto gruppo tradizionale di suonatori e cantori di Trinitapoli, specializzato nel riproporre il "Mareccone".

Erano presenti, oltre all'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, il Vicario Generale don Sergio Pellegrini, don Enzo De Ceglie (parroco della B.V.M. di Loreto), don Vito Sardaro (parroco della parrocchia Cristo Lavoratore), don Matteo Losapio (parroco della parrocchia Santo Stefano), don Giuseppe Pavone e don Stefano Sarcina.

Nel suo messaggio, Mons. D'Ascenzo ha ribadito il valore del gesto d'amore verso il prossimo: «Ama il prossimo tuo come te stesso: è una grande verità che ci aiuta a congiungerci con gli altri. Chi ama sarà amato di riflesso, perché l'amore non è pretendere ma dare». L'Arcivescovo ha inoltre ringraziato «tutti gli operatori e i volontari della Caritas, sempre in prima linea».

Il Sindaco Francesco di Feo ha sottolineato l'importanza di iniziative come questa: «Constatiamo giorno per giorno situazioni di grosse difficoltà nel nostro Comune, soprattutto le difficoltà degli invisibili, di tanta gente che non chiede aiuto e rimane chiusa nella propria sofferenza e nel proprio dolore. La Caritas c'è, c'è sempre quella porta aperta. È fondamentale la presenza della Chiesa e il lavoro quotidiano che svolge accanto ai più fragili».

Il direttore della Caritas Diocesana, diac. Ruggiero Serafini, ha ricordato il lavoro svolto durante tutto l'anno nei centri di ascolto e accoglienza: «È un messaggio che dovrebbe davvero contagiare la nostra vita nell'accogliere il fratello, a partire dal più bisognoso. Come ci ricorda il nostro Vescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, dobbiamo tenere sempre aperta la Porta, perché chi bussa è il Bambino Gesù. Ci guadagniamo noi per primi. Un grazie – conclude Serafini – va soprattutto ai tanti volontari: senza di loro sarebbe difficile organizzare qualsiasi tipo di iniziativa».
Il pranzo solidale a Trinitapoli © Giuseppe Beltotto
Il pranzo solidale a Trinitapoli © Giuseppe Beltotto
Il pranzo solidale a Trinitapoli © Giuseppe Beltotto
Il pranzo solidale a Trinitapoli © Giuseppe Beltotto
Il pranzo solidale a Trinitapoli © Giuseppe Beltotto