Manutenzione verde pubblico e disifestazione, Trinitapoli è rinata

Finita la paura del dissesto. Ripresa la programmazione della città

venerdì 1 aprile 2016 11.05
Dopo il pericolo scampato la città ritorna alla normalità. A confermarlo è l'assessore all'ambiente del comune di Trinitapoli. Andrea Minervino, che ha affermato: «Stiamo eseguendo la potatura e la manutenzione ordinaria del verde di piazza della Costituzione. Qualche settimana fa avevamo cominciato dai viali principali. Negli ultimi periodi, fra tagli ai trasferimenti statali e monitoraggio triennale della Corte dei Conti, abbiamo vissuto in continue ristrettezze. Il 23 marzo abbiamo appreso dell'uscita definitiva dal tunnel del possibile dissesto, riprendendo non solo l'ordinarietà ma anche la programmazione. Prima con, via Fratelli Cervi, via Carducci, via Martiri di via Fani, via Papa Giovanni. Ora con piazza della Costituzione. Gli impegni con i cittadini sono sempre da onorare e lo stiamo facendo puntualmente».

Intanto, è iniziata questa e proseguirà la prossima notte la disinfestazione per le vie cittadine, dalle 24 alle 6 del mattino. La cittadinanza, lungo i percorsi centrali e periferici, è pregata di non lasciare all'esterno in quelle ore cibi, indumenti e animali domestici. «La ripresa delle manutenzioni del verde – afferma il sindaco Francesco di Feo – è l'evidente segnale che la città si lascia alle spalle l'incubo del dissesto finanziario, figlio di una lunga e dolorosa pagina scritta dagli amministratori che ci hanno preceduti. Malgrado i momenti bui e i tanti sacrifici, oggi la città ricomincia a camminare anche a partire dai servizi pubblici come questo, che in tempi di magra abbiamo dovuto sacrificare per assicurare sempre i servizi essenziali. Dal 23 marzo, quando la Corte dei Conti ha dato definitivamente ragione all'attuale amministrazione e al suo piano di rientro, la rinascita trinitapolese si manifesta sotto ogni aspetto. A dispetto di chi, da sinistra, ha gufato contro la città, contro questo centrodestra, immemore invece di essere stato artefice in passato di quelle sciagure che hanno rischiato di far sprofondare Trinitapoli».