Lettera aperta dei sacerdoti alla città

«Sepolti con Cristo, con Lui risorgiamo»

sabato 16 aprile 2022 12.18
I sacerdoti di Trinitapoli hanno diffuso, tramite l'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, una significativa lettera aperta alla città in occasione delle festività pasquali. Chiari ed emblematici i riferimenti alle recenti vicissitudini politico-amministrative inerenti la comunità casalina.


La solennità della Pasqua di Risurrezione di Gesù ci offre l'occasione, in un momento delicato per la storia dell'umanità e per la vita della nostra città, di aprire il cuore alla Speranza di una vita nuova.

Abbiamo appreso, venerdì 10 aprile scorso, che il Consiglio dei ministri ha deliberato, visti gli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, lo scioglimento del consiglio comunale di Trinitapoli, mentre per la provvisoria gestione del Comune è stata nominata una terna commissariale.

La situazione è grave!

L'amore che noi Pastori nutriamo per la nostra città di Trinitapoli e per tutto il suo popolo, ancora una volta ci induce a far giungere a tutti la parola dello sconcerto e dell'indignazione per quanto accaduto da una parte e della speranza dall'altra.

Abbiamo bisogno di operare una seria e attenta riflessione sulla realtà per elevarci al di sopra delle macerie: possiamo rialzarci solo se camminiamo insieme, lavorando per un nuovo stile di vita a favore dell'intera comunità.

Nell'avvicinarsi della Pasqua del Signore facciamo nostro l'invito rivolto dal Papa in questo tempo: "La Quaresima ci ricorda ogni anno che «il bene, come anche l'amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno» (Fratelli Tutti). Chiediamo dunque a Dio la paziente costanza dell'agricoltore (cfr. Gc 5,7) per non desistere nel fare il bene, un passo alla volta. Chi cade, tenda la mano al Padre che sempre ci rialza. Non stanchiamoci di seminare il bene...". (messaggio della Quaresima 2022 di Papa Francesco).

Alla preghiera dobbiamo far seguire il nostro impegno concreto. Ciascuno, in relazione alle proprie capacità e al proprio ruolo sociale, è chiamato a mettersi al lavoro per il bene comune, dando il meglio di sé e collaborando alla risurrezione della nostra città. Tutti siamo chiamati ad essere sentinelle vigilanti, tutti come singoli e come collettività, dobbiamo profondere il nostro impegno perché al popolo onesto e lavoratore di Trinitapoli si riconosca la dignità che merita in considerazione degli ultimi eventi.

Ci assista e ci aiuti, in questa rinascita, l'amore materno della Madonna di Loreto, nostra Madre provvida e la testimonianza di Santo Stefano a cui affidiamo le sorti e le speranze della nostra amata Trinitapoli.

Giunga a tutti la nostra vicinanza e il nostro augurio, perché la Pasqua di Risurrezione ci apra sentieri di fiducia, di speranza e di vita».