Viabilità e sicurezza, stop ai mezzi pesanti nel centro abitato di Trinitapoli

Divieto attivo a partire dal primo settembre, ecco l'ordinanza del sindaco

giovedì 24 agosto 2017 11.26
Dal primo settembre stop ai mezzi commerciali oltre le 7,5 tonnellate, per le vie cittadine, per preservare sicurezza, sito archeologico e sicurezza stradale. È quanto stabilisce un'ordinanza sindacale di Francesco di Feo, che questa mattina ha firmato il divieto permanente di transito per i veicoli pesanti.

I punti interessati - Sono interessati i punti in Via Trinitapoli-Mare dall'incrocio di Via della Transumanza all'incrocio con la Strada provinciale 5 delle Saline (in entrambi i sensi di marcia); la Strada statale 544 dall'incrocio canalizzato di Contrada Lupara che incontra la provinciale 77 Cerignola-Zapponeta; l'incrocio della 544 con la provinciale 66 per chi proviene da Zapponeta; quello della 66 con la provinciale 141; l'incrocio della provinciale 62 con la Sp 65 per chi viene da Cerignola. E ancora, la provinciale 15 che incrocia la Strada statale 16 Foggia-Bari all'uscita di San Ferdinando Ovest.

Le deroghe - È concesso il transito in deroga al divieto, limitatamente alle operazioni di carico e scarico delle merci, dimostrabili con l'occorrente documentazione da esibire in occasione di eventuali controlli. Alla stessa maniera, tutte le attività commerciali trinitapolesi che ne abbiano interesse possono comunicare al Comando di Polizia municipale di Trinitapoli, in deroga al divieto dell'ordinanza, la sede della propria attività coincidente con il parco automezzi, indicando anche il percorso più idoneo ed esterno al centro abitato.

Le ragioni - "Questo atto – spiega il sindaco di Feo – , il numero 37/2017, va a modificare il 9/2017 di febbraio. Dallo scorso dicembre, da quando è entrata in vigore un'ordinanza del Comune di Margherita di Savoia, il nostro traffico pesante nel centro abitato è aumentato a dismisura, a scapito dei flussi, ma anche e soprattutto delle condizioni del manto stradale, in presenza di bacini idrici nel sottosuolo. Né potevamo consentire oltre flussi eccessivi sulla Via del Mare, che attraversa il sito archeologico degli Ipogei, vero tesoro storico-turistico per l'intera comunità, recentemente oggetto di rifacimento. E l'imminente apertura delle scuole ci imponeva anche una opportuna riflessione sulla sicurezza delle nostre vie cittadine".