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Emergenza acqua in agricoltura, Landriscina: «Chiesto tavolo tecnico con l’assessore regionale Pentassuglia»

I coltivatori pugliesi tornano a chiedere lo stato di emergenza

Il tema di questi giorni è la siccità in Puglia. Entro un paio di settimane la diga di Occhito, nel Foggiano, rischia di esaurire la poca acqua ancora realmente utilizzabile. I coltivatori pugliesi tornano a chiedere lo stato di emergenza e la dichiarazione di stato di calamità, con gli invasi artificiali del foggiano che «segnano rispettivamente Occhito 68,25 milioni di metri cubi d'acqua, Capaccio 2,46, Osento 1,2 e Capacciotti 8,75 milioni, secondo i dati dell'Osservatorio sulle risorse idriche di Anbi.

Poche settimane ancora, è lotta contro il tempo, l'Amministrazione Di Feo del Comune di Trinitapoli, tramite l'Assessore all'Agricoltura Giovanni Landriscina, immediatamente ha già chiesto un tavolo tecnico con l'Assessore Regionale Donato Pentassuglia. In prima linea l'assessore Giovanni Landriscina che commenta la situazione critica: «La situazione è molto grave, purtroppo soluzioni imminenti non ce ne sono anche perché l'invaso è ridotto a minimi termini, una situazione che potrebbe portare al collasso di molte aziende e dei raccolti e sforzi che hanno fatto i nostri agricoltori su tutto il territorio, la cosa essenziale che si poteva fare degli anni era quella di costruire invasi, ampliare i vasi esistenti e di stoccare l'acqua. Siamo stati ricevuti - continua l'assessore Landriscina - con i funzionari dei nostri uffici, subito dal Direttore Generale del Consorzio di Bonifica di Capitanata Francesco Santoro, l'ingegnere tecnico Raffaele Fattibene che ci hanno riferito tutta la situazione che versa la diga di Occhito, ci hanno prospettato determinate situazioni che sono in ballo da diversi anni e che la politica, non solo a livello regionale, ma anche livello nazionale parla solo di crisi idrica e di siccità nei momenti in cui esiste la crisi di acqua presente all'interno dell'invaso e di forte siccità che mette in crisi tutto il comparto agricolo, salvaguardando naturalmente l'acqua potabile.

Va fatta una mia considerazione, la politica si occupa solo nei momenti di crisi, al momento delle piogge quando gli invasi si riempiono sembra che il problema sia terminato, è non va bene perché secondo noi come Amministrazione del Comune di Trinitapoli, proprio in queste situazioni bisogna parlare di costruzioni di dighe e di invasi e cercare di mantenere l'acqua quando diventa in eccesso.

Il Comune di Trinitapoli è parte integrante del problema naturalmente non si può ovviare a questa situazione non dipende da noi, posso soltanto dire - conclude Landriscina - che dobbiamo razionalizzare le piccole quantità di acqua che abbiamo, bisogna stare uniti e dobbiamo fare squadra e fare sentire la nostra voce al governo regionale, provinciale, ma soprattutto al governo nazionale».
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