
Politica
Forza Italia commissariata a Trinitapoli, Musciolà: «Chiarezza immediata o si apre un precedente pericoloso»
La nota integrale del segretario cittadino di Forza Italia Trinitapoli
Trinitapoli - lunedì 15 dicembre 2025
12.56 Comunicato Stampa
Di seguito si riporta la nota integrale del segretario cittadino di Forza Italia Trinitapoli, Vito Musciolà: «Ho deciso di non accettare passivamente il commissariamento della segreteria cittadina di Forza Italia a Trinitapoli, perché ad oggi non è stata fornita alcuna motivazione chiara, circostanziata e soprattutto fondata sullo Statuto del partito che possa giustificare un provvedimento tanto grave quanto lesivo della democrazia interna».
«La comunicazione ricevuta dal segretario provinciale, Marcello Lanotte, si limita a un generico richiamo a presunte "violazioni dei valori statutari", mai dettagliate, mai dimostrate e, nei fatti, mai verificatesi. Un atto laconico e unilaterale che considero non solo politicamente inaccettabile, ma anche profondamente sbagliato nel metodo e nella sostanza. Per queste ragioni continuo a ritenere pienamente valido e legittimo il mio ruolo di segretario cittadino, eletto all'unanimità il 21 marzo 2025 in un congresso pubblico, partecipato e trasparente, alla presenza di oltre 150 iscritti e simpatizzanti. Un mandato democratico che non può essere cancellato con una semplice comunicazione priva di fondamento politico e statutario.In questi mesi Forza Italia a Trinitapoli è tornata a essere una realtà politica viva, credibile e radicata: siamo diventati il primo partito della città, abbiamo incrementato in maniera esponenziale il numero dei tesserati, con oltre 500 nuovi iscritti, e abbiamo sostenuto con convinzione la candidatura al Consiglio regionale di Giuseppe Tupputi, ottenendo un risultato elettorale di assoluto rilievo. Tutto questo è avvenuto attraverso un lavoro inclusivo, aperto e mai divisivo».
«Respingo con forza qualsiasi tentativo di dipingere la mia azione politica come irregolare o contraria ai valori statutari. Anche perché appare quantomeno paradossale che tali accuse vengano rivolte a me, mentre è noto a tutti che nella Provincia BAT si sono verificate dinamiche politiche ben più gravi e apertamente incoerenti con quei medesimi valori. È fatto pubblico che il presidente della Provincia BAT, esponente del centrosinistra, Bernardo Lodispoto, abbia sostenuto il voto disgiunto, invitando a votare Antonio Decaro come presidente della Regione e Marcello Lanotte come consigliere regionale. Una provincia politicamente anomala, nella quale il vicepresidente è espressione del centrodestra, Pasquale Di Noia, peraltro amico intimo dello stesso Lanotte. In questo contesto risulta francamente inaccettabile che si tenti di attribuire a me la responsabilità di una presunta violazione dello Statuto, mentre pratiche ben più evidenti e documentate vengono tollerate o ignorate».
«Nel corso di un colloquio diretto con il segretario provinciale è emersa in modo chiaro e inequivocabile una forte antipatia personale nei miei confronti e una dichiarata indisponibilità a relazionarsi con me, motivata da una presunta "diversità". Diversità di cosa, tuttavia, non è mai stato chiarito: cultura, estrazione sociale, stile politico? Un'impostazione che, se confermata, sarebbe profondamente lontana dai valori liberali, pluralisti e inclusivi che Forza Italia ha sempre rivendicato. Ancora più grave è quanto emerso in merito ai dubbi espressi sulla validità dei voti ottenuti alle scorse elezioni regionali a sostegno del candidato Giuseppe Tupputi.Se tali dubbi sottintendono irregolarità, siamo di fronte a un'accusa gravissima che non può essere agitata strumentalmente in ambito politico. In tal caso, invito formalmente chi ne fosse convinto a rivolgersi alla Procura della Repubblica: io stesso sarei il primo a pretendere chiarezza nelle sedi competenti».
«Per tutte queste ragioni chiedo un intervento immediato del direttivo regionale di Forza Italia, a partire dall'onorevole D'Attis e dal senatore Damiani, nonché del Collegio dei Probiviri. Contestualmente mi rivolgerò agli organi nazionali del partito affinché venga fatta piena luce su quello che ritengo un vero e proprio abuso di potere, capace di creare un precedente pericolosissimo e di delegittimare chi ha sempre operato esclusivamente per il bene del partito e della comunità. Continuerò a rappresentare Trinitapoli e la sua comunità politica con determinazione, trasparenza e senso di responsabilità, perché la democrazia, quella vera, non si silenzia con un atto autoritario.»
«La comunicazione ricevuta dal segretario provinciale, Marcello Lanotte, si limita a un generico richiamo a presunte "violazioni dei valori statutari", mai dettagliate, mai dimostrate e, nei fatti, mai verificatesi. Un atto laconico e unilaterale che considero non solo politicamente inaccettabile, ma anche profondamente sbagliato nel metodo e nella sostanza. Per queste ragioni continuo a ritenere pienamente valido e legittimo il mio ruolo di segretario cittadino, eletto all'unanimità il 21 marzo 2025 in un congresso pubblico, partecipato e trasparente, alla presenza di oltre 150 iscritti e simpatizzanti. Un mandato democratico che non può essere cancellato con una semplice comunicazione priva di fondamento politico e statutario.In questi mesi Forza Italia a Trinitapoli è tornata a essere una realtà politica viva, credibile e radicata: siamo diventati il primo partito della città, abbiamo incrementato in maniera esponenziale il numero dei tesserati, con oltre 500 nuovi iscritti, e abbiamo sostenuto con convinzione la candidatura al Consiglio regionale di Giuseppe Tupputi, ottenendo un risultato elettorale di assoluto rilievo. Tutto questo è avvenuto attraverso un lavoro inclusivo, aperto e mai divisivo».
«Respingo con forza qualsiasi tentativo di dipingere la mia azione politica come irregolare o contraria ai valori statutari. Anche perché appare quantomeno paradossale che tali accuse vengano rivolte a me, mentre è noto a tutti che nella Provincia BAT si sono verificate dinamiche politiche ben più gravi e apertamente incoerenti con quei medesimi valori. È fatto pubblico che il presidente della Provincia BAT, esponente del centrosinistra, Bernardo Lodispoto, abbia sostenuto il voto disgiunto, invitando a votare Antonio Decaro come presidente della Regione e Marcello Lanotte come consigliere regionale. Una provincia politicamente anomala, nella quale il vicepresidente è espressione del centrodestra, Pasquale Di Noia, peraltro amico intimo dello stesso Lanotte. In questo contesto risulta francamente inaccettabile che si tenti di attribuire a me la responsabilità di una presunta violazione dello Statuto, mentre pratiche ben più evidenti e documentate vengono tollerate o ignorate».
«Nel corso di un colloquio diretto con il segretario provinciale è emersa in modo chiaro e inequivocabile una forte antipatia personale nei miei confronti e una dichiarata indisponibilità a relazionarsi con me, motivata da una presunta "diversità". Diversità di cosa, tuttavia, non è mai stato chiarito: cultura, estrazione sociale, stile politico? Un'impostazione che, se confermata, sarebbe profondamente lontana dai valori liberali, pluralisti e inclusivi che Forza Italia ha sempre rivendicato. Ancora più grave è quanto emerso in merito ai dubbi espressi sulla validità dei voti ottenuti alle scorse elezioni regionali a sostegno del candidato Giuseppe Tupputi.Se tali dubbi sottintendono irregolarità, siamo di fronte a un'accusa gravissima che non può essere agitata strumentalmente in ambito politico. In tal caso, invito formalmente chi ne fosse convinto a rivolgersi alla Procura della Repubblica: io stesso sarei il primo a pretendere chiarezza nelle sedi competenti».
«Per tutte queste ragioni chiedo un intervento immediato del direttivo regionale di Forza Italia, a partire dall'onorevole D'Attis e dal senatore Damiani, nonché del Collegio dei Probiviri. Contestualmente mi rivolgerò agli organi nazionali del partito affinché venga fatta piena luce su quello che ritengo un vero e proprio abuso di potere, capace di creare un precedente pericolosissimo e di delegittimare chi ha sempre operato esclusivamente per il bene del partito e della comunità. Continuerò a rappresentare Trinitapoli e la sua comunità politica con determinazione, trasparenza e senso di responsabilità, perché la democrazia, quella vera, non si silenzia con un atto autoritario.»
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trinitapoli 





