
Attualità
Il bagnino trinitapolese Sergio Del Buono riporta a riva due ragazze
L'episodio si è verificato a Margherita di Savoia
Trinitapoli - mercoledì 20 agosto 2025
11.55
Un grande gesto è stato compiuto dal bagnino trinitapolese Sergio Del Buono che, a Margherita di Savoia, presso il Lido Aurora, ha scelto di intervenire con il "rescue can" (detto anche "baywatch") e ha riportato in salvo due giovanissime, di 18 e 8 anni, il 18 agosto intorno alle ore 18.
Il bagnino Sergio Del Buono, della "Compagnia del Mare Lifeguard", in servizio presso il Lido Aurora, dalla torretta di salvataggio ha notato due ragazze in grave difficoltà a causa del mare agitato. Le onde impedivano loro di rientrare a riva, nonostante la "bandiera rossa", issata e ben visibile a tutti, segnalasse il pericolo.
Alle 18:00, Del Buono ha avvistato le due ragazze in balìa delle onde, nei pressi di una boa bianca (coordinate: 41°38'0"N 16°13'98"E). In un attimo ha dato l'allarme con un doppio fischio – segnale di "persona in difficoltà" – e si è lanciato in mare con il suo "rescue can" rosso, dotato di tracolla e fischietto.
Raggiunta la boa, dopo alcuni tentativi è riuscito ad agganciarle e, con grande fatica a causa delle onde, le ha riportate a riva. Una volta a terra ha adagiato la diciottenne sul lettino, mettendola in posizione di sicurezza per liberarle le vie aeree dall'acqua ingerita. Ha poi chiesto al collega del lido vicino di portargli il kit di primo soccorso.
Intanto molti bagnanti, i genitori e parenti delle ragazze, si sono avvicinati per capire cosa fosse accaduto e ringraziare il giovane bagnino. Del Buono ha avvisato telefonicamente il responsabile della "Lifeguard" e, alle 18:15, ha chiamato anche il 118 (oggi numero unico 112). L'ambulanza è arrivata subito dopo. Nel frattempo è stata informata dal responsabile del Lido Aurora, anche la Guardia Costiera di Barletta, che ha raccolto la testimonianza del bagnino e si è complimentata per l'intervento.
Al termine dell'operazione abbiamo chiesto a Del Buono perché abbia scelto il "baywatch" invece del pattino e quali siano i suoi progetti per il futuro. Così ha risposto: «Durante il corso di formazione ci hanno insegnato che il bagnino deve scegliere in pochi attimi cosa fare. Anche se il pattino era pronto sulla battigia, avrei perso almeno trenta secondi solo per spingerlo in acqua. Con le onde così forti, avrei raggiunto le ragazze molto più lentamente. È per questo che ho scelto il "baywatch". Quanto al futuro, da una parte mi piacerebbe continuare a fare il bagnino, dall'altra vorrei partecipare a un concorso nella Guardia Costiera, magari in servizio su una motovedetta adibita a difesa costiera e polizia in mare e nelle acque interne».
Il bagnino Sergio Del Buono, della "Compagnia del Mare Lifeguard", in servizio presso il Lido Aurora, dalla torretta di salvataggio ha notato due ragazze in grave difficoltà a causa del mare agitato. Le onde impedivano loro di rientrare a riva, nonostante la "bandiera rossa", issata e ben visibile a tutti, segnalasse il pericolo.
Alle 18:00, Del Buono ha avvistato le due ragazze in balìa delle onde, nei pressi di una boa bianca (coordinate: 41°38'0"N 16°13'98"E). In un attimo ha dato l'allarme con un doppio fischio – segnale di "persona in difficoltà" – e si è lanciato in mare con il suo "rescue can" rosso, dotato di tracolla e fischietto.
Raggiunta la boa, dopo alcuni tentativi è riuscito ad agganciarle e, con grande fatica a causa delle onde, le ha riportate a riva. Una volta a terra ha adagiato la diciottenne sul lettino, mettendola in posizione di sicurezza per liberarle le vie aeree dall'acqua ingerita. Ha poi chiesto al collega del lido vicino di portargli il kit di primo soccorso.
Intanto molti bagnanti, i genitori e parenti delle ragazze, si sono avvicinati per capire cosa fosse accaduto e ringraziare il giovane bagnino. Del Buono ha avvisato telefonicamente il responsabile della "Lifeguard" e, alle 18:15, ha chiamato anche il 118 (oggi numero unico 112). L'ambulanza è arrivata subito dopo. Nel frattempo è stata informata dal responsabile del Lido Aurora, anche la Guardia Costiera di Barletta, che ha raccolto la testimonianza del bagnino e si è complimentata per l'intervento.
Al termine dell'operazione abbiamo chiesto a Del Buono perché abbia scelto il "baywatch" invece del pattino e quali siano i suoi progetti per il futuro. Così ha risposto: «Durante il corso di formazione ci hanno insegnato che il bagnino deve scegliere in pochi attimi cosa fare. Anche se il pattino era pronto sulla battigia, avrei perso almeno trenta secondi solo per spingerlo in acqua. Con le onde così forti, avrei raggiunto le ragazze molto più lentamente. È per questo che ho scelto il "baywatch". Quanto al futuro, da una parte mi piacerebbe continuare a fare il bagnino, dall'altra vorrei partecipare a un concorso nella Guardia Costiera, magari in servizio su una motovedetta adibita a difesa costiera e polizia in mare e nelle acque interne».