
Eventi e cultura
Promuovere inclusione e parità di genere: inaugurata a Trinitapoli la mostra “Donna e Lavoro”
La mostra è stata inaugurata ieri mattina presso il Museo degli Ipogei e sarà visitabile fino al 24 ottobre
Trinitapoli - sabato 18 ottobre 2025
10.38
Promuovere la parità di genere e i valori di uguaglianza e inclusione, celebrando il ruolo delle donne nella storia e nella società. Queste le premesse della mostra "Donna e Lavoro", inaugurata ieri, venerdì 17 ottobre, presso il Museo degli Ipogei a Trinitapoli, dove sarà ospitata fino al 24 ottobre.
La mostra, finanziata dalla Presidenza del consiglio dei Ministri e promossa dalla Pro Loco di Trinitapoli con il patrocinio del Comune di Trinitapoli, deriva dal progetto "Cosmopolita", uno studio attento di profili lavorativi declinati al femminile a dimostrazione di un processo di parità di genere in atto e ben riuscito.
L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l'associazione Tautor, il Museo Archeologico degli Ipogei, l'istituto Dell'Aquila-Staffa, l'associazione Lilith e la biblioteca comunale "Vincenzo Morra". Hanno inoltre collaborato alla mostra anche "Toponomastica femminile", i Comuni di Bari, Lecce, Brindisi, Grottaglie, Bisceglie e Candela, nello specifico l'associazione "L'Isola che c'è" e altre 60 realtà tra cui spiccano la Regione Puglia, l'Università di Bari e l'Università del Salento.
Ieri mattina hanno preso parte all'inaugurazione: la professoressa Maria Grazia Miccoli, presidente della Pro Loco Unpli Trinitapoli, che ha condotto l'evento; Daniele Del Vescovo, dirigente scolastico dell'istituto "Dell'Aquila-Staffa"; il sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo; la direttrice scientifica del Parco e del Museo degli Ipogei di Trinitapoli Anna Maria Tunzi ed il referente del progetto "Cosmopolita" Benito Quaglia.
«Siamo orgogliosi di investire nella cultura perché è il primo passo verso una società pluralista e democratica. L'abbattimento di ogni forma di divisione e discriminazione è il presupposto di un salto generazionale evoluto e civile», afferma Maria Grazia Miccoli, presidente della Pro Loco Unpli Trinitapoli.
«Questo argomento - spiega la direttrice scientifica del Parco e del Museo degli Ipogei Anna Maria Tunzi - mi rende oltremodo interessata sia come donna che lavora, portando quindi la voce e il contributo di tutte quelle donne che hanno nell'archeologia il loro fulcro lavorativo e che lo fanno per passione andando incontro consapevolmente all'incertezza del campo dei beni culturali nella nostra nazione, e sia in relazione alla storia degli Ipogei, incentrati sulla straordinaria vicenda del popolo dell'Età del bronzo. In particolare la donna dell'Età del bronzo è una presenza rispettata e valorizzata: lo abbiamo dedotto dai corredi funebri che attestano l'importanza del ruolo femminile, tanto che le figure più emblematiche, come la "Signora delle Ambre", è stata sepolta con i simboli più importante di quell'epoca, come la fusaiola che allude all'arte del tessere e rimanda alle figure di prestigio. Se nella società attuale dobbiamo ancora farci strada nell'ambito del lavoro e dell'affermazione sociale, i nostri antenati ci dimostrano che avevano già ampiamente messo in pratica questa assoluta parità di genere».
Il neo dirigente scolastico dell'istituto "Dell'Aquila-Staffa" Daniele del Vescovo, si è soffermato sulla necessità di educare i giovani alla parità di genere con atti concreti al fine di evitare discriminazioni soprattutto in campo lavorativo: «È importante riconoscere il giusto compenso alle competenze e prestazioni professionali femminili. Questo è l'obiettivo civile da conseguire».
La mostra, finanziata dalla Presidenza del consiglio dei Ministri e promossa dalla Pro Loco di Trinitapoli con il patrocinio del Comune di Trinitapoli, deriva dal progetto "Cosmopolita", uno studio attento di profili lavorativi declinati al femminile a dimostrazione di un processo di parità di genere in atto e ben riuscito.
L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l'associazione Tautor, il Museo Archeologico degli Ipogei, l'istituto Dell'Aquila-Staffa, l'associazione Lilith e la biblioteca comunale "Vincenzo Morra". Hanno inoltre collaborato alla mostra anche "Toponomastica femminile", i Comuni di Bari, Lecce, Brindisi, Grottaglie, Bisceglie e Candela, nello specifico l'associazione "L'Isola che c'è" e altre 60 realtà tra cui spiccano la Regione Puglia, l'Università di Bari e l'Università del Salento.
Ieri mattina hanno preso parte all'inaugurazione: la professoressa Maria Grazia Miccoli, presidente della Pro Loco Unpli Trinitapoli, che ha condotto l'evento; Daniele Del Vescovo, dirigente scolastico dell'istituto "Dell'Aquila-Staffa"; il sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo; la direttrice scientifica del Parco e del Museo degli Ipogei di Trinitapoli Anna Maria Tunzi ed il referente del progetto "Cosmopolita" Benito Quaglia.
«Siamo orgogliosi di investire nella cultura perché è il primo passo verso una società pluralista e democratica. L'abbattimento di ogni forma di divisione e discriminazione è il presupposto di un salto generazionale evoluto e civile», afferma Maria Grazia Miccoli, presidente della Pro Loco Unpli Trinitapoli.
«Questo argomento - spiega la direttrice scientifica del Parco e del Museo degli Ipogei Anna Maria Tunzi - mi rende oltremodo interessata sia come donna che lavora, portando quindi la voce e il contributo di tutte quelle donne che hanno nell'archeologia il loro fulcro lavorativo e che lo fanno per passione andando incontro consapevolmente all'incertezza del campo dei beni culturali nella nostra nazione, e sia in relazione alla storia degli Ipogei, incentrati sulla straordinaria vicenda del popolo dell'Età del bronzo. In particolare la donna dell'Età del bronzo è una presenza rispettata e valorizzata: lo abbiamo dedotto dai corredi funebri che attestano l'importanza del ruolo femminile, tanto che le figure più emblematiche, come la "Signora delle Ambre", è stata sepolta con i simboli più importante di quell'epoca, come la fusaiola che allude all'arte del tessere e rimanda alle figure di prestigio. Se nella società attuale dobbiamo ancora farci strada nell'ambito del lavoro e dell'affermazione sociale, i nostri antenati ci dimostrano che avevano già ampiamente messo in pratica questa assoluta parità di genere».
Il neo dirigente scolastico dell'istituto "Dell'Aquila-Staffa" Daniele del Vescovo, si è soffermato sulla necessità di educare i giovani alla parità di genere con atti concreti al fine di evitare discriminazioni soprattutto in campo lavorativo: «È importante riconoscere il giusto compenso alle competenze e prestazioni professionali femminili. Questo è l'obiettivo civile da conseguire».