Scioglimento del Comune, Losapio preannuncia una conferenza stampa

L'eventualità che le cose potessero finire in un certo modo era stata abbondantemente presa in considerazione e contemplata da tutti i protagonisti sulla scena politica di Trinitapoli. Lo scioglimento del Comune, sopraggiunto a seguito della determinazione del Governo su proposta del ministro Lamorgese, ha posto fine all'amministrazione guidata dal Sindaco Emanuele Losapio. L'ormai ex primo cittadino ha scelto, per il momento, di restare in silenzio in attesa di espletare tutte le formalità di rito: spetterà a lui, infatti, passare le consegne ai componenti della Commissione straordinaria che reggerà la gestione dell'Ente per ben 18 mesi.

Losapio, eletto nel settembre del 2020 ala testa della lista "Rinascita trinitapolese 3.0" nel confronto diretto con l'ex Sindaco Lillino Barisciano di "Libera Trinitapoli" (600 voti di margine all'incirca), ha preannunciato una conferenza stampa nelle prossime ore per fornire la sua lettura della situazione.

Gli accertamenti effettuati in questi mesi dai commissari incaricati dalla Prefettura su delega del Viminale (il viceprefretto Bat Sergio Mazzia, il dirigente della Squadra Mobile della Questura Bat Gesualdo Masciopinto e il Capitano Paolo Milici, Comandante della II sezione del Nucleo investigativo provinciale dei Carabinieri di Bari) possono essere stati relativi a un ampio arco di tempo compreso tra il giugno 2016 e il luglio del 2021, periodi in cui l'amministrazione comunale è stata retta da Francesco Di Feo (fino all'ottobre 2020) e quindi da Losapio. È doveroso attendere per esprimere valutazioni di qualsiasi tipo in queste fasi in cui poco si conosce rispetto alle ragioni che hanno spinto il Consiglio dei ministri ad approvare i contenuti della proposta del ministero dell'interno e al tempo stesso Luciana Lamorgese a maturare una decisione così dura sulla base di quanto relazionato dal Prefetto Valiante e dalla Commissione.