A Trinitapoli uno sportello antiracket a supporto delle vittime di usura

A disposizione dei cittadini nell'ex Palazzo di Giustizia

venerdì 29 ottobre 2021 16.38
Il Comune di Trinitapoli aderisce alla Federazione antiracket italiana (Fai) e nei prossimi giorni aprirà uno sportello presso l'ex tribunale. È un ulteriore adempimento contenuto nel Patto sulla Legalità del 2020 e prevede anche un supporto concreto per le vittime di usura ed estorsione.

Nei locali dell'ex Palazzo di Giustizia in Piazza Salvo D'Acquisto verrà aperto un apposito sportello. A dirigerlo, sarà Renato de Scisciolo, pugliese e vicepresidente nazionale dell'associazione antiracket. Allo sportello saranno raccolte le istanze e le denunce, assistendo le vittime di racket ed usura nelle fasi successive, con supporto legale, psicologico, morale e materiale. A tal proposito, la Giunta comunale ha previsto l'istituzione di un fondo di solidarietà ed uno di prevenzione, a sostegno delle vittime: comprenderà i "contributi per contrasto a forme di criminalità", con importo adeguato alle necessità ed agli equilibri comunali. Al fianco di chi non cede al ricatto criminale, l'Ente si pone anche con agevolazioni fiscali e tributarie. Per assicurare un sostegno in via preventiva, oltre a mirate azioni di sensibilizzazione pubblica, la Giunta ha pensato ad un "circuito preferenziale" di partecipazione agli affidamenti di beni e servizi o lavori in economia e mediante cottimo fiduciario.

«Quello che abbiamo approvato – spiega il sindaco Emanuele Losapio – è un provvedimento che va nella direzione intrapresa con la sottoscrizione del Patto sulla Legalità, a luglio 2020: il Comune si pone così al fianco di chi subisce la violenza dell'estorsione, al fianco di chi si ribella e dice no, anche costituendosi parte civile nei processi che verranno». L'adesione alla Fai «pone indiscutibilmente l'Ente quale parte lesa – prosegue il primo cittadino – , in presenza di estorsione e violenza ai danni del nostro tessuto socio-economico. Troppo spesso il sistema produttivo è dilaniato da fenomeni connessi al racket, e le istituzioni hanno il dovere di supportare e prevenire queste violenze dannose ai singoli ed alla comunità. Estorsione ed usura minano le fondamenta della crescita e dello sviluppo di una comunità. Le vittime denuncino sempre: noi non li lasciamo soli».