«Massimo e Rocco: due angeli che pregano per noi»

Celebrati i funerali delle due vittime dell'incidente su via del Mare

giovedì 3 giugno 2021 18.53
A cura di Giuseppe Capacchione
La vita come dono, un gesto gratuito del Creatore che allo stesso ha affidato all'uomo il compito di portarla a frutto. Don Peppino Pavone, parroco della chiesa della Beata Vergine Maria del Loreto, ha paragonato la vita alla parabola delle Dieci Vergini raccontata da Gesù nel vangelo di Matteo. «Le vergini meno scaltre non portarono con sé olio di riserva e quando lo sposo arrivò, trovò le lampade spente e non poterono andare a nozze con lui. Dobbiamo vegliare perché non sappiamo né il giorno né l'ora del Suo arrivo». Ha poi aggiunto: «Questo sta a indicare che abbiamo l'obbligo di far fruttificare la nostra esistenza. Non abbiamo il diritto di sciupare l'amore che mamma e papà ci hanno donato». Le parole sono state pronunciate sul sagrato della parrocchia durante la celebrazione dei funerali di Rocco Altieri e Massimo Giannino vittime di dell'incidente avvenuto ieri pomeriggio su via del Mare, a pochi passi dallo stadio comunale di Trinitapoli, mentre erano a bordo di una moto. Rientravano a casa da una festa tenuta in uno stabilimento balneare di Margherita di Savoia. Da accertare la cause, probabilmente il conducente ha perso il controllo del mezzo. Avevano rispettivamente 40 e 25 anni. Erano uno ufficiale dell'Esercito Italiano e l'altro imprenditore nel settore delle auto. «Massimo e Rocco sono nelle braccia della misericordia - ha continuato il celebrante -. Per loro oggi è Pasqua di risurrezione, la stessa che ha vissuto Gesù. Care famiglie non li avete persi, ma avete guadagnato due angeli che pregano per voi».