Rifiuti abbandonati nel quartiere Unrra Casas di Trinitapoli

Scenario non comune in città. Aree utilizzate come discarica

sabato 20 febbraio 2016 11.03
A cura di Giuseppe Capacchione
Un mondo a sé. Nessuna discriminazione ma semplice realtà. Appena si entra nel quartiere Unrra Casas, sembra di avere camminato tanto da aver lasciato Trinitapoli. Il biglietto da visita è uno scenario certamente non comune lungo le vie della cittadina pugliese: un cumulo di rifiuti copre i bidoni che avrebbero dovuto raccogliere immondizia secondo le regole della raccolta differenziata. Ma si comprende bene come sia impossibile differenziare un aspirapolvere rotto, dei sacchi neri che contengono un mix di immondizia e un bidone della plastica che contiene indumenti e scarti organici. Uno scempio che continua anche nelle aiuole del verde pubblico con lattine, carte e calcinacci.

Proseguendo, ci sono fra alcuni fabbricati 2 aree, il cui utilizzo può dirlo solo chi di dovere, ma che sicuramente non possono essere adibite a discariche, coma ha già fatto chi abita nei dintorni con travi di legno, scarti edilizi, vetri, immondizia sparsa e addirittura del carbone forse utilizzato per bruciare qualcosa, senza contare che accanto a una di queste aree c'è un piccolo fabbricato con il tetto fatto con lastre di eternit evidentemente danneggiate. Tutti fattori, questi, che sicuramente non sono diffusi nella città di Trinitapoli, come accade in altre città vicine, altrimenti i trinitapolesi non avrebbero pagato l'ecotassa più bassa della zona.
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