Scontro sulla Barletta-Trani, indagato il marito della 50enne tranese

Mercoledì l'udienza di convalida dell'arresto dell'uomo residente a Trinitapoli

lunedì 18 settembre 2017 20.39
Si celebrerà mercoledì l'udienza di convalida per l'arresto di R.M., 45enne di Casoria ma residente a Trinitapoli, accusato di omicidio stradale per l'incidente di sabato scorso costato la vita alla 50enne tranese Rosa Vallisa. Per la sua morte è indagato anche il marito, che guidava la Fiat Panda scontratasi con la Citroen C3 condotta da R.M., cameriere in una pizzeria di Trani dove, per l'appunto, si stava recando. E dove non è mai giunto perché prima è stato soccorso e poi arrestato per l'alta tossicità riscontrata nel suo sangue a causa, a quanto pare, sia di alcool che di droga. Sostanze che avrebbero causato la sua guida a zig-zag sulla vecchia Statale 16 Adriatica Barletta-Trani, all'altezza della località Boccadoro.

Il marito della vittima ha cercato di evitare l'impatto invadendo anche l'altra corsia, visto che la propria era stata occupata dalla C3, ma non è riuscito ad evitare lo scontro. L'iscrizione dell'uomo nel registro degli indagati è un atto dovuto che la Procura di Trani precauzionalmente compie in ogni occasione di sinistro stradale mortale, anche quando, come nel caso in questione, la dinamica dell'incidente sembra chiara. Il marito della Vallisa (ricoverato in ospedale) è stato sottoposto a test tossicologico da cui è emersa l'assunzione di farmaci: da verificare se ciò possa avere avuto qualche incidenza nella lucidità della guida. R.M. è stato trovato in possesso di hascish ed era già noto alle forze dell'ordine per due precedenti contestazioni di guida in stato di ebbrezza.

In tarda mattinata il pubblico ministero Mirella Conticelli ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani la convalida dell'arresto e la contestuale emissione di ordinanza di custodia cautelare. Il pm non ha ritenuto necessaria l'autopsia della Vallisa.