Studentesse di Trinitapoli raccontano il Museo della macchina per scrivere

Realizzeranno un'audioguida nell'ambito del progetto "Swapmuseum"

giovedì 12 luglio 2018 0.42
Inizia una nuova avventura per la Fondazione S.E.C.A., questa volta con cinque giovanissime studentesse di Trani e Trinitapoli, pronte a raccontare il Museo della storia della scrittura meccanica attraverso un'audioguida al fine di vivere le esposizioni a più dimensioni, ascoltando l'avvincente storia dell'evoluzione tecnologico – artistica della macchina per scrivere. A fare da filo conduttore tra la Fondazione e questo team tutto femminile è la dott.ssa Elisabetta Tomaiuolo, promotrice del progetto Swapmuseum.

Ma di cosa si tratta in concreto? Swapmuseum è il luogo in cui i ragazzi ed i musei si incontrano per arricchire gli ambienti culturali attraverso uno scambio di tempo, creatività e premi dove l'obiettivo è quello di ripensare insieme i musei da nuovi e diversi punti di vista. Per candidarsi è bastata una call pubblica a cui le swapper hanno risposto prontamente. È così che, dopo una conoscenza iniziale attraverso una visita guidata dettagliata alle cinque sezioni del museo, lo swap team si è messo al lavoro per la realizzazione delle audioguide che si aggiungono al tour tradizionale.

Con inventiva, iniziative e tocchi personali, le cinque ragazze si sono totalmente immerse in un mondo fatto di tasti, aneddoti, storie, arte in un percorso che sembra passato e che, invece, fa da filo rosso con la presente tecnologia.

Parleranno delle origini, delle innovazioni e delle rivoluzioni che le macchine per scrivere hanno portato nella storia che, in un modo o nell'altro, appartiene a tutti. Si pensi alle Olivetti, immancabile strumento di lavoro o di diletto presente sulle scrivanie delle case degli italiani e del mondo intero. Ancora una volta la Fondazione S.E.C.A. apre le braccia ed accoglie realtà importanti per il perfezionamento della struttura museale, luogo e motivo di tutte le attività dalla Fondazione promosse.

Così, con Swapmuseum i ragazzi possono esprimere la loro creatività, guadagnarsi dei premi e sfidare altri swapper aiutando i musei a crescere. Al contempo, i musei fanno valere i giovani della loro città, rendono i loro servizi innovativi ed ampliano la loro rete di relazioni.

È la logica dello scambio, è la logica dell'arricchirsi vicendevolmente e di prestare cuore, conoscenza e passione per una causa che parte dal singolo a beneficio di molti: dare lustro ai tesori delle città. Il Polo museale di Trani è tra questi.