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Eventi e cultura
“Lavoro che unisce, speranza che illumina”: a Trinitapoli la veglia di preghiera
L'incontro si è svolto presso la Cantina della Cooperativa Casaltrinità il 5 maggio
Trinitapoli - martedì 6 maggio 2025
17.09 Comunicato Stampa
Lunedì 5 maggio 2025, a Trinitapoli, si è tenuta una significativa giornata di riflessione e preghiera dedicata al mondo del lavoro, promossa dall'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. L'incontro si è svolto presso la Cantina della Cooperativa Casaltrinità, luogo simbolico del lavoro e dell'impegno quotidiano, e ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della comunità locale.
A presiedere la veglia di preghiera, incentrata sul tema "Lavoro che unisce, speranza che illumina", è stato l'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo. L'iniziativa, organizzata dall'Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, viene proposta ogni anno come momento di riflessione sul significato e sul valore del lavoro nella vita delle persone e della società.
Quest'anno la scelta di celebrare la veglia a Trinitapoli ha inteso ribadire l'impegno della diocesi nel sostenere il lavoro come fondamento di dignità, solidarietà e speranza. Tra i presenti anche don Matteo Martire, responsabile dell'Ufficio diocesano, i parroci della città, il presidente della Cantina Casaltrinità, Antonio Gargano, con il suo staff, e il sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo.
Durante l'incontro è stato ribadito come la Festa dei Lavoratori del 1° maggio rappresenti un'occasione per interrogarsi sul valore del lavoro, che – come evidenziato in una nota congiunta dell'Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro e dell'equipe del Progetto Policoro – deve essere libero, partecipativo, creativo e solidale, al servizio dell'uomo e della collettività.
In questo Anno Giubilare, il lavoro è stato presentato anche come segno di speranza per il popolo di Dio, in linea con il cammino di fede e di impegno sociale promosso dalla diocesi. La presenza di numerosi lavoratori e associazioni di categoria ha arricchito il momento di preghiera, sottolineando l'importanza di vivere l'esperienza del lavoro anche come dimensione spirituale e comunitaria.
La cerimonia, iniziata alle ore 19, si è conclusa con un momento di comunione e con una visita guidata all'interno della cantina, rafforzando l'auspicio che il lavoro possa essere sempre più fonte di dignità, speranza e progresso per tutti.
A presiedere la veglia di preghiera, incentrata sul tema "Lavoro che unisce, speranza che illumina", è stato l'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo. L'iniziativa, organizzata dall'Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, viene proposta ogni anno come momento di riflessione sul significato e sul valore del lavoro nella vita delle persone e della società.
Quest'anno la scelta di celebrare la veglia a Trinitapoli ha inteso ribadire l'impegno della diocesi nel sostenere il lavoro come fondamento di dignità, solidarietà e speranza. Tra i presenti anche don Matteo Martire, responsabile dell'Ufficio diocesano, i parroci della città, il presidente della Cantina Casaltrinità, Antonio Gargano, con il suo staff, e il sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo.
Durante l'incontro è stato ribadito come la Festa dei Lavoratori del 1° maggio rappresenti un'occasione per interrogarsi sul valore del lavoro, che – come evidenziato in una nota congiunta dell'Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro e dell'equipe del Progetto Policoro – deve essere libero, partecipativo, creativo e solidale, al servizio dell'uomo e della collettività.
In questo Anno Giubilare, il lavoro è stato presentato anche come segno di speranza per il popolo di Dio, in linea con il cammino di fede e di impegno sociale promosso dalla diocesi. La presenza di numerosi lavoratori e associazioni di categoria ha arricchito il momento di preghiera, sottolineando l'importanza di vivere l'esperienza del lavoro anche come dimensione spirituale e comunitaria.
La cerimonia, iniziata alle ore 19, si è conclusa con un momento di comunione e con una visita guidata all'interno della cantina, rafforzando l'auspicio che il lavoro possa essere sempre più fonte di dignità, speranza e progresso per tutti.