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Cronaca

Minaccia aggravata: assolta la Trinitapol "perché il fatto non sussiste"

Fine di un incubo per il presidente e due vigilantes dell'istituto

Assolti con formula piena "perché il fatto non sussiste". Si è conclusa così una vicenda giudiziaria lunga quasi tre anni che ha visto come protagonista l'istituto di vigilanza privata Trinitapol che ha sede nella città di Trinitapoli in via Fratelli Cervi. I fatti risalgono al mese di agosto del 2019 quando un dipendente di un altro istituto concorrente aveva sporto denunciato per minaccia aggravata nei confronti del presidente della Trinitapol Massimo Sarcina e altri due vigilantes suoi dipendenti. Per uno di loro la denuncia è costata anche il diniego da parte della Prefettura del rinnovo delle licenze di polizia necessarie a svolgere le mansioni di "Guardia Particolare Giurata".
All'esito dell'istruzione dibattimentale il Tribunale in Composizione Monocratica di Foggia ha assolto i tre imputati difesi dagli avvocati Giuseppina Moscatelli e Pio Gaudiano, entrambi del Foro di Foggia. «Grande soddisfazione per una sentenza che in tempi brevissimi fa giustizia e che avrà i suoi riverberi anche dinanzi al Tar Bari, dove è incardinato il giudizio amministrativo per l'annullamento del diniego prefettizio», hanno affermato i due legali.
  • Ordinanza
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