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Compravendite immobiliari in Italia: come andranno le cose nei prossimi anni?

I dati attuali e le previsioni

Il mercato immobiliare, in pochi anni, è stato interessato da numerosi cambiamenti. Dopo il cigno nero del Covid e gli ottimi dati post emergenza, è arrivata l'inflazione e, con lei, la fisiologica risposta della BCE, che ha innalzato per dieci volte consecutive i tassi d'interesse, causando un forte incremento dei mutui e, di riflesso, una riduzione delle compravendite, non solo per ragioni di sostenibilità economica ma anche per questioni di fiducia psicologica.

A dimostrazione di ciò è possibile chiamare in causa i dati Nomisma relativi alle erogazioni dei mutui, che hanno subito una contrazione del 29% su base annuale. Per quanto riguarda, invece, la riduzione delle compravendite, si parla di una perdita di quota del 13%.

Entrando nel vivo dei numeri e confrontandoli con il primo semestre del 2022, è possibile accorgersi di una riduzione del volume pari al 12,5%. Si parla di circa 50000 abitazioni in meno oggetto di compravendita.

Per la fine dell'anno, si prevede un numero complessivo di compravendite residenziali nel Paese pari a 684000. Nel 2022, erano circa 780000. Solo nel quarto trimestre dell'anno in corso, il calo è stato del 16%. Cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo anno?

Gli esperti di Nomisma parlano di un 2024 ancora all'insegna del calo. La prospettiva, infatti, è di 624 mila compravendite circa a livello nazionale. La tendenza alla perdita di quota, qualora le cose non dovessero cambiare rispetto a come sono ora, è prevista anche per gli anni successivi.

Le proiezioni di Nomisma, che ha recentemente reso pubblici i dati del terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2023, parlano di un 2025 che potrebbe concludersi con 602 mila compravendite.

Solo per il 2026 si parla di una possibile risalita, con una previsione, su scala annuale, di 608 mila compravendite residenziali a livello nazionale.

Come potrebbero cambiare i prezzi delle case nel prossimo futuro?

Guardare al futuro del mercato immobiliare vuol dire, per forza di cose, parlare anche delle previsioni dei prossimi anni sui prezzi. In questo periodo, si parla di una generale crescita, non particolarmente accentuata.

La situazione cambia a seconda della zona del Paese. A Milano, città dove le case costano di più in assoluto, si riscontra un aumento del 3,3%. A Catania, invece, una perdita di quota delle quotazioni immobiliari dell'1,3%.

Nei mercati urbani analizzati dall'Osservatorio di Nomisma, è stato possibile notare una variazione negativa modesta, su scala semestrale, delle abitazioni nuove e in ottimo stato (si parla di una contrazione molto lieve, pari allo 0,1%).

Cosa potrebbe succedere negli anni prossimi? Le previsioni mettono in primo piano, per il 2024, un aumento medio dello 0,6%, da considerare sempre al netto dell'inflazione. Per il 2025, la prospettiva è di una crescita dello 0,5% a livello nominale. Per l'anno successivo, invece, la previsione degli esperti di Nomisma mette in primo piano un incremento dello 0,6% a livello nominale.

Le possibili difficoltà per chi cerca casa

Per chi sta pensando di acquistare casa, le difficoltà all'orizzonte sono diverse. Oltre al sempre più ostico accesso al credito bancario, è doveroso porre l'accento sullo stock immobiliare poco adeguato dal punto di vista energetico, aspetto che potrebbe rivelarsi un grande problema in vista della possibile approvazione della direttiva europea sulle case green, che mira proprio alla riduzione delle emissioni degli edifici residenziali.

Quello che può fare chi, ad oggi, è alla ricerca di un immobile da comprare è partire con una selezione attenta delle fonti degli annunci, evitando quelle generaliste, ma focalizzandosi su quelle specializzate, come per esempio Immobili Ovunque.

Le case in vendita su immobiliovunque.it sono selezionate da un team di professionisti: dietro a ogni annuncio, c'è infatti un'agenzia immobiliare qualificata e referenziata dagli ex clienti, il che rappresenta una grande garanzia di sicurezza e trasparenza per l'utente finale.
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